SPESE DI RAPPRESENTANZA: LA NUOVA DISCIPLINA
La disciplina delle spese di rappresentanza cambia regole.
Nel periodo precedente rispetto al Dm 19 Novembre 2008, l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione numero 9/204 del 17 Giugno 1992, aveva definito le spese di rappresentanza come quelle spese sopportate dall’impresa per offrire al pubblico un’immagine positiva in termini di floridezza o efficienza; la principale caratteristica delle spese di rappresentanza è data dalla loro “gratuità”, ovvero dall’assenza di un corrispettivo o di una controprestazione dei destinatari.
RIMEDI ALLA FATTURA INSOLUTA
La fattura è un documento fiscale obbligatorio, utilizzato per comprovare l’avvenuta cessione di beni, la prestazione di servizi ed il diritto a riscuoterne il prezzo.
Gli elementi formali obbligatori della fattura sono:
· Ditta, denominazione o ragione sociale dell'emittente con indicati l'eventuale nome del rappresentante fiscale, l'indirizzo della sede, il numero di partita Iva;
· Codice fiscale del cedente o prestatore;
· Estremi dell'intestatario della fattura: azienda o privato cittadino che dovrà provvedere al pagamento del corrispettivo entro i termini stabiliti;
Il decreto anti-crisi rende più conveniente l’acquiescenza
L’acquiescenza è uno strumento che permette al contribuente di pagare le maggiori somme oggetto di accertamento, entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, beneficiando di determinate agevolazioni.
I benefici dell’acquiescenza possono essere fruiti a condizione che non venga presentato ricorso e istanza di concordato. Il contribuente deve rinunciare ad impugnare l’avviso di accertamento e a formulare l’istanza di accertamento con adesione.